29 settembre focus su L’arte del mare

Il volume, “L’Arte del mare. Parghelia e il culto alla Madonna di Porto Salvo XVI-XXI”, rappresenta una raccolta di saggi redatti da studiosi quali Daniela Vinci, Stefano De Mieri, Luciano Meligrana, Oreste Sergi Pirrò, Luigi Maria Lombardi Satriani, Josè Luis Alonso Ponga, Matteo Enia e Vincenzo Calzona.
Ospite nella nostra rassegna il curatore Francesco Campennì, a relazionare Fulvio Librandi, entrambi dell’Università della Calabria.
Il saggio è uno scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente un determinato argomento storico, biografico o critico o dà una breve descrizione di un luogo o di un carattere.
In questo caso particolare la raccolta di saggi è in memoria del centenario dell’incoronazione della Madonna di Porto Salvo (agosto 1919-agosto 2019) e ripercorre la storia di Parghelia in una prospettiva di lungo periodo, dal XVI secolo al presente.
Francesco campennì si laurea in Lettere con lode, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Divenuto dottore di ricerca lavora all’ordinamento, catalogazione e segnalazione di archivi storici di famiglie, ecclesiastici, comunali.
Fino al 2008 esercitatore e cultore della materia (M-STO/02) presso il Dipartimento di Storia dell’Università della Calabria con affidamento di moduli didattici.
Componente dell’Unità di ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata (Responsabile scientifico Prof. Antonio Lerra) nel programma di ricerca interuniversitario Le storie locali dei regni di Napoli e Sicilia nei secoli XVII e XVIII.
Dal 2005 al 2009 è assegnista di ricerca (M-STO/02) su temi di storia culturale, scritture della memoria e biblioteche, presso il Dipartimento di Storia dell’Università della Calabria. Nel 2009 ha aderito al gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Giovanni Ciappelli dell’Università di Trento, nell’ambito del progetto di ricerca europeo First Person Writings in European Context. Nel 2010 ha frequentato seminari presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Nel 2010-2011 è cultore della materia (M-STO/02) presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Pisa, collaborando a un progetto di ricerca su Scritture individuali.

Dal 1° novembre 2011 è ricercatore di ruolo in Storia moderna (M-STO/02) presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, confermato dopo il triennio. Nel 2013-2014 è nel Collegio del Dottorato Internazionale di Studi Umanistici. Teorie, storie e tecniche d’interpretazione dei testi dell’Università della Calabria. Nel 2016-2020 è Responsabile dell’Unità di ricerca dell’Università della Calabria nell’ambito del PRIN 2015 sul tema Alla ricerca del “negoziante patriota”. Mercantilismi, moralità economiche e mercanti dell’Europa mediterranea (secoli XVII-XIX) (Coordinatore scientifico prof. Biagio Salvemini).

 

Fulvio Librandi consegue presso l’Università di Roma “La Sapienza”, un dottorato di ricerca in
“Etnoantropologia, letterature e pratiche
simboliche, mito e rito”.
Dal 2002 al 2005 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia dell’Università della Calabria.
Nel 2005 vince il concorso per Ricercatore del
SSD M-DEA/01; nel 2008 ottiene la conferma;
Nel 2011 vince il concorso per Professore di
seconda fascia bandito dal Dipartimento di
Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria.

Si è occupato di antropologia della corporeità e
in particolare degli elementi della fisicità che nel tempo hanno rideterminato alcune mappe
cognitive del razzismo. In seguito ha approfondito gli argomenti propri dell’antropologia della violenza, delle sue dinamiche culturali e del suo processo di trasmissione nell’età dell’inculturazione. Ha gestito a Reggio Calabria un bene confiscato alla ‘ndrangheta, che ha funzionato come centro d’analisi del fenomeno mafioso. L’altro campo di studi è l’antropologia della letteratura. Si occupa ora dei processi di costruzione culturale
delle memorie in relazione ai nuovi media.