Distanti. Scritture in quarantena

Distanti. Scritture in quarantena

“Distanti. Scritture in quarantena” è stato definito un instant book, una raccolta di narrazioni di un momento delicato per tutti, l’inizio della pandemia e la chiusura totale che ne è quasi subito seguita. Durante questi momenti l’editore Falzea ha chiesto a nove autori di raccontarsi. Ne sono emersi sentimenti contrastanti, accadimenti insoliti, frammenti di vita.

Le distanze obbligate, gli  isolamenti, i pregiudizi e le restrizioni di libertà che hanno caratterizzato il periodo ancora in corso, hanno mutato la nostra umanità, i nostri sentimenti, la nostra socialità

Gli autori coinvolti nel progetto, Fabrizio Carollo, Danilo Castellano, Katia Colica, Manuel De Angelis, Roberta De Tomi, Martina Marino, Oreste Kessel Pace, Pina Tripodi e Cosimo Sframeli, hanno parlato del proprio vissuto in un racconto breve.

La presentazione di Distanti. Scritture in quarantena (il video qui)

Ha introdotto la serata la nostra presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano che ha presentato l’autore, anche giornalista, ricordandone i meriti professionali. Infatti Cosimo Sframeli, Capitano dei Carabinieri in pensione, è un nome noto per il suo servizio in momenti molto difficili del nostro Paese: i grandi sequestri e la lotta alla ‘ndrangheta.

Quindi un breve cenno a colei che ci guida alla scoperta del libro ed in particolare nel racconto, Filomena Potenza, già direttore della Biblioteca Comunale di Vibo Valentia.

In coda ai saluti istituzionali il vice sindaco della Città, Domenico Primerano, ha ricordato la frenesia e la confusione dei primi giorni dall’annuncio della pandemia e della successiva chiusura totale.

Filomena Potenza ha sottolineato i principali passi di ogni singolo racconto ed ha ricordato tutti e nove gli autori, soffermandosi poi sul racconto di Sframeli, il quale ha ricordato il terribile momento della scoperta del contagio e lo sconforto dell’esclusione totale dalle relazioni sociali, della caccia all’untore. Nel suo racconto sottolinea la perdita di umanità, di istituzioni ma anche dei semplici concittadini, nei confronti dei contagiati, resi ancora più fragili e soli.

Interventi dal pubblico hanno riguardato anche la carriera professionale del capitano nel periodo legato ai grandi sequestri