Lettere di Sangue

Lettere di Sangue di Ulderico Nisticò

Cosa è Lettere di Sangue e che cosa succede ai documenti e alle testimonianze del passato, quando finisce una guerra?

I vincitori affermano la loro versione, che diviene ufficiale, perciò è poco creduta; i vinti scrivono libri vietati che lo stesso circolano, e cercano complicate e altrettanto mal convincenti giustificazioni della loro sconfitta.

Intanto si firma un trattato, cambia il governo, moltissimi si ricollocano, quasi tutti rimuovono dalla coscienza, o ricordano a modo loro; e la storiografia scolastica, che è per forza telescopica, tratta, con gli anni, certi fatti sempre di meno.

Ciò accade anche nella macrostoria con i suoi protagonisti, e i modi con cui viene narrata o dimenticata.

Ma questo piccolo racconto, che affronta e non dipana due misteri intrecciati, non è un testo di storia, è di quanto e come della storia rimane; e si chiede, se mai, quali misteri e segreti lasci dietro di sé ogni evento; e quali intrighi, e intrecci, e trame, attraverso i quali i grandi fatti e la passione politica offrono occasione di immaginare vicende di vita.

Arte della letteratura è, infatti, intuire quale fu, tra le tempeste collettive, la sorte delle comuni persone nelle loro scelte, o circostanze in cui si trovarono.

E le donne, cosa fanno e patiscono, le donne, durante la storia e una guerra, da cui paiono restare nell’ombra, e non è così? A vicende di donne di oggi, e altre di ieri, e come forse non se l’aspetterebbe il lettore, queste pagine dedicano la loro attenzione.

L’incontro, introdotto dalla nostra presidente Concetta Silvia Patrizia Marzano, ha visto l’intervento del vice sindaco Domenico Primerano che ha ringraziato l’autore per aver scelto di presentare a Vibo la propria opera in anteprima nazionale.

Ha presentato il libro Costanza Chindamo, imprenditrice del luogo e proprietaria del più antico luogo della movida vbonese, L’Ascot.

Una presentazione dettagliata, nella quale non sono mancati i riferimenti proprio alla città ed alla storia della città.

I due gialli che si intrecciano e le protagoniste principali, tutte al femminile.

Ha concluso la serata l’intervento di Ulderico Nisticò.

L’autore ha detto di aver scelto di ambientare il suo romanzo al Nord, a scanso della solita melensa noiosa prevedibile calabresità.

Le mie figure sono tutte sane e forti, tranne due matte; non ci sono piagnistei. C’è molto sangue, da intendere nei due sensi che ci fornisce la lingua latina:
– cruor, il sangue che esce dalle vene per ferita in combattimento;
– sanguis, quello che, nelle vene, robusto scorre, fonte di energia e di vita; e d’amore.