Nelle quattro sezioni in cui si suddivide il volume La Creta Indocile, sono confluite varie liriche
composte nell’arco di diversi anni. Il contrasto tra l’umano, la creta indocile dell’esistenza, la
pietra che freme, il finito e l’universale, l’eterno. Tra l’autore e la sua poesia. A metà
strada tra questi due opposti, la lotta contro il vizio comico del vivere che solo la
parola e qui, nell’ultimo Mugnaini, soprattutto l’amore perduto e ritrovato, può
sanare.
Abbiamo incontrato Ivano Mugnaini e la sua poesia stasera, nello storico locale della movida vibonese, l’Ascot. Un incontro online, dettato dallo stato di emergenza, con il nostro pubblico in sala. La regia della serata è stata affidata a Costanza Chindamo che, dopo l’introduzione della nostra presidente (Concetta Silvia Patrizia Marzano) e dell’Assessore alla Cultura (Daniela Rotino Ananeo), ha avviato la conversazione con l’autore ed il relatore, Mons. Giuseppe Fiorillo.
Interessantissimi parallelismi con autori classici e moderni, quelli sintetizzati da Mons. Fiorillo, cui ha dato completezza la lettura di alcune poesie del volume Costanza Chindamo.
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Una serata da ripetere, ha detto l’autore nel suo intervento, in presenza quando i tempi lo consentiranno. Nei suoi ringraziamenti conclusivi Ivano Mugnaini ha ringraziato per la presentazione che ha definito “particolare”. Si è sentito accolto, quasi in una grande famiglia in cui si parla di cultura e di poesia.
Le conclusioni sono state affidate alla presidente che, dopo aver ringraziato l’autore, ha ricordato agli amici intervenuti il prossimo incontro, sempre all’Ascot, con un nuovo genere: la fotografia sociale. Il 22 prossimo venturo, infatti, ci intratterremo con Mario Greco ed il suo libro fotografico “Gente di Corazzo”
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