Viaggio tra i destini paralleli della mia terra di Antonio Cannone

Il viaggio come metafora dell’esistenza dell’uomo in un continuo confronto con l’ambiente e la società con tutti i dubbi, le certezze, gli incubi, le storie romantiche e tragiche del vivere comune. I protagonisti sono messi di fronte ai fatti, li subiscono o li provocano e a raccontarli è una “voce narrante” fuori campo che è la nostra coscienza. Un viaggio tra universi paralleli, tra destini che si incrociano, si parlano e si lasciano. Il racconto parte da un luogo del Sud per poi articolarsi in altri ambienti. Lo ndranghetista con giacca e cravatta che fa affari loschi e deturpa l’ambiente. L’idealista che affronta il broker. Personaggi senza nome che parlano della morte delle “masse”. Il politico potente campione di demagogia e maestro d’imbrogli. Un padre che sa di morire e spiega al figlio come affrontare quello che è il più doloroso dei distacchi. L’inventore di una App della “verità” che obbliga i premier a informare del loro operato i cittadini. Storie che si concludono senza una fine; che si intrecciano con l’attualità di un mondo senza ideologie e dove l’unico riferimento è il potere economico.