Il quotidiano 19.10.2017 Falcomatà

Il quotidiano 29.10.2017 – Un intenso racconto di diritti negati

Il quotidiano 29.10.2017

 

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La rassegna

 Il volume è scritto dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe falcomatà

L’associazione L’isola che non c’è presente il romanzo “un bicchiere di sole”

Con il romanzo “un bicchiere di sole” ancora una volta Giuseppe Falcomatà accantona il ruolo di avvocato e politico per calarsi nella parte di scrittore. E ci riesce bene. Giovane sindaco della città di Reggio Calabria all’attivo ha già tre pubblicazioni. Quest’ultimo, anch’esso Edito dalla Città del Sole, è uscito in libreria nel 2014, lo stesso anno in cui fu eletto sindaco. Quando iniziò a buttar giù le prime pagine del libro, parlando di una città dagli aspetti positivi e negativi e in cui si intrecciano le vicende dei suoi personaggi, era pertanto ignaro che sarebbe diventato un primo cittadino. Le sue sono una serie di vicissitudini umane raccontate sì, ma che continua a portare con sé.

“Un bicchiere di sole” è stato il terzultimo dei volumi protagonisti dell’iniziativa “un libro al mese: Visti da vicino”, promossa dall’Associazione di volontariato L’isola che non c’è.

La presentazione, tenutasi nei giorni scorsi presso la biblioteca comunale si è svolta alla presenza dell’autore in dialogo con Concetta Silvia Patrizia Marzano, presidente dell’associazione, e Daniela Tavella giornalista e coordinatrice.

Tra i presenti anche il sindaco Elio costa e l’editore Franco Arcidiaco.

Il romanzo offre diversi punti di riflessione. Il suo personaggio un po’ Naif è un giovane avvocato appena per trentenne. Come molti altri suoi coetanei fa sacrifici per entrare nel mondo del lavoro in una città misteriosa che tutto fa supporre si tratti di Reggio Calabria.

Come pure lo stesso protagonista fa pensare che il libro sia in realtà autobiografico, pur non avendolo Falcomatà mai dichiarato. Tra i vari lati umani e sociali che emergono dal suo romanzo, senz’altro a colpire il lettore e l’aspetto più drammatico, troppo spesso lasciato in ombra, di quella che è oggi la comunità italiana e calabrese.

E capita così, in un bicchiere di sole, che un giovane avvocato si ritrovi davanti a un problema che in altre realtà nazionali non ci sarebbe stato: ovvero diritti civili negati dalle stesse istituzioni.

Il protagonista si trova infatti a lottare per difendere un giovane disabile cui è stata tolta la possibilità di frequentare la scuola essendo stati repressi i servizi preposti, compresi borsa di studio e testi scolastici. Una toccante storia questa, che non poteva di certo passare inosservata all’associazione L’isola che non c’è, il cui impegno è rivolto proprio a rendere le persone diversamente abili parte integrante attiva della società. Per questo l’associazione guidata dalla Marzano ha voluto a tutti i costi “Un bicchiere di sole” nell’elenco dei libri da presentare all’ormai storico appuntamento con la letteratura.

Durante l’incontro, nel parlare di ciò che lo ha ispirato, Falcomatà ha spiegato che “il romanzo, che tra le altre cose mette in evidenza anche il problema dei diritti negati, ha dato spunto e stimolo al suo ruolo di amministratore.

Scrivere questo libro – ha aggiunto – e trattare una simile tematica, che si basa su un fatto vero, mi ha cambiato moltissimo. Una volta divenuto sindaco, il romanzo è stato per me una spinta a prendere alcune decisioni in merito a dedicate questioni sociali. Trovo inoltre – rivolgendosi alla presidente dell’Isola che non c’è – che le associazioni di volontariato, espressioni dirette di alcune problematiche, siano mezzi fondamentali per entrare in dialogo con le istituzioni, al fine di sviluppare insieme il senso del bene comune che purtroppo spesso manca “.