il quotidiano 29.04.2019 Aggiudicati i lavori per la biblioteca

Il quotidiano 29.04.2016 – Aggiudicati i lavori per la biblioteca

Il quotidiano 29.04.2016

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Cultura.

Gli interventi di ripristino saranno Condotti dalla ditta Pasquale Romano.

In poco più di un anno la struttura è passata dalla vendita, alla chiusura, alla rinascita.

Il comune ha affidato i lavori di ripristino della biblioteca comunale.

La determinazione è del 19 aprile scorso attraverso la quale si dà il via libera alla ditta “Pasquale Romano” di Baracconi (frazione del comune di Ionadi) di eseguire gli interventi.

Cosa sarà effettuato viene specificatamente indicato proprio nella determina firma della dirigente Adriana Teti nella quale si mette in risalto come l’impresa sarà chiamata a provvedere alla “spicconatura delle pareti interne ed esterne e al conseguente intonaco; alla sistemazione del solaio; ripristino di alcuni pilastri; alla raschiatura di vecchie tinteggiature ed alla rimozione e sostituzione di alcuni discendenti e canali di gronda. La struttura della biblioteca comunale, da tempo chiusa e non utilizzabile dalla comunità della città a causa di una serie di criticità che l’hanno resina agibile, ha urgenza di essere ripristinata al fine di assicurare la piena fruibilità della stessa e necessita, quindi, di interventi “.

E così, in appena un anno si è passati dalla chiusura della struttura (era del 16 febbraio la decisione del comune di sbarrare i cancelli per una questione di sicurezza e di inagibilità) alla quasi riapertura.

Nel mezzo la battaglia intrapresa dall’ “L’ Isola che non c’è” in primis supportata da altre associazioni culturali del vibonese che hanno avviato anche una raccolta fondi e la possibilità, poi rientrata, della vendita dell’immobile che sempre Palazzo Luigi Razza “aveva inserito tra i beni alienabili”.

Poi la marcia indietro e la promessa che lo storico edificio di via Jan Palach sarebbe stato ristrutturato e valorizzato.

Ed è dell’undici dicembre dell’anno scorso la delibera della giunta (la numero 235) con la quale è stato messo nero su bianco l’atto di indirizzo per “organizzare ” l’apertura dell’immobile.

In particolare, si leggeva nell’atto, come “ritenuto che appare opportuno restituire alla città la biblioteca comunale riattivando tutti quei servizi che fino alla data di chiusura veniva in erogati” si è provveduto a “dare direttive dirigenti dei settori V e VI, ognuno per le rispettive competenze, affinché ci si attivi nel più breve tempo possibile perché si renda la struttura fruibile anche attraverso l’acquisto della strumentazione informatica “.

Era inoltre in agenda anche la riattivazione “dell’impianto di riscaldamento, ove non più funzionante”, con l’esecutivo comunale che aveva deliberato di informare per tempo il personale che svolgeva attività presso la biblioteca e che dovrà essere riassegnato presso la struttura e aggiungendo che “prima della riapertura si dovevano eseguire tutti quei lavori necessari per eliminare le cause che ne hanno a suo tempo determinata la chiusura, dietro al rilascio di specifica comunicazione da parte del competente dirigente”.

Nel frattempo, sempre il sodalizio guidato da Titti Marzano e il WWF Hanno lanciato la proposta di realizzazione di un orto botanico nel giardino circostante al locale. Proposta recentemente accolta dal comune, con la giunta che nei giorni scorsi ha deliberato “di emanare l’atto di indirizzo e manifestazione di interesse alla partecipazione al bando socio sanitario della Fondazione per il Sud”, decidendo che in caso finanziamento si procederà sottoscrivere un protocollo di intesa fra i partner del progetto che dovrebbe prevedere il coinvolgimento “di soggetti diversamente abili”.

Insomma, la storica biblioteca in poco più di un anno è passata dalla paventata vendita, alla acclarata chiusura, fino all’imminente rinascita.